Basta guardare la cartina geografica per capire che l'Azerbaijan non è un Paese come gli altri: sembra infatti quasi un grosso uccello che si leva dalle montagne del Caucaso per sorvolare il Mar Caspio (il lago salato più grande del mondo), e la capitale Baku è il suo "becco". Il 70% dell'economia di questo Paese si basa sul petrolio: pensate che ogni giorno ne vengono estratti circa 890.000 barili. L'estrazione di petrolio nella penisola di Absheron, una delle regioni petrolifere più antiche del mondo, risale al VII secolo a.C. ed è citata nelle opere di storici antichi.
L'Azerbaijan è chiamato anche "Terra del Fuoco". Il Caucaso meridionale è considerato uno dei primi luoghi al mondo in cui è stato utilizzato il fuoco. In vari siti di questa zona il gas si accende quando fuoriesce dal terreno a contatto con l'aria. A circa 30 minuti di auto da Baku, possiamo visitare Yanar Dagh ("montagna in fiamme"), una collina che brucia di un fuoco perenne con qualsiasi condizione atmosferica, anche con pioggia e neve. Avvicinarsi troppo alle fiamme è quasi impossibile per l'eccessivo calore, soprattutto durante il mese di Agosto, quando la temperatura diurna sfiora tranquillamente i 40 gradi. Grazie a questo culto del fuoco, il Zoroastrismo (religione fondata da Zarathustra) si diffuse largamente nell'Azerbaijan di allora tra il VI secolo a.C. e il X d.C. Di questa religione affascinante mi ha sempre colpito la teoria del dualismo: la lotta fra il bene e il male, e tutte le creature viventi scelgono da che parte stare.
Quando un uomo muore, la sua anima viene giudicata da 3 giudici divini, di cui uno, Rasnu, ha una bilancia in mano e con essa soppesa le buone e le cattive azioni dell'anima del defunto, che si trova a dover passare su un ponte fra le più alte vette della Terra. Se il peso delle azioni buone è prevalente, l'anima passa indenne attraverso il ponte ed è libera di salire alle regioni celesti. Se invece la bilancia "soccombe" al peso delle cattive azioni, allora il ponte si restringe sempre di più fino a far precipitare l'anima negli abissi dove subirà i tormenti dei dannati.
Il fuoco è l'elemento purificatore per eccellenza, per questo deve essere preservato da ogni contatto impuro, e qual'è la cosa più impura che ci sia? La morte. Infatti nel Zoroastrismo era vietata la cremazione dei defunti, che venivano invece dati in pasto agli avvoltoi in cima a delle torri che alla base avevano dei pozzi, così da farci poi ricadere le ossa.
Nella mitologia Greca Prometeo, che aveva rubato il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, fu incatenato proprio alle montagne del Caucaso per ordine di Zeus come punizione.
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