top of page
Search
  • Writer's pictureirenemaras

La mia Birmania

La prima cosa che ricordo se ripenso al mio viaggio in Birmania di 4 anni fa, è sicuramente il caldo. Ma non un caldo qualunque, non un caldo europeo, bensì un caldo umido, appiccicoso, un caldo che ti si attacca ai vestiti e non ti lascia più, un caldo che ti fa compagnia e quando te ne liberi quasi ti manca. La prima cosa che ho visto invece è stata la grande Pagoda Shwedagon a Yangon, uno stupa dorato alto quasi 100 metri, che sovrasta il centro buddhista più antico e più importante della Birmania. Si entra rigorosamente scalzi (come in tutti i templi birmani) e ci si ritrova improvvisamente risucchiati in un altro mondo, un turbinio di colori, odori, monaci, donne che portano sulla testa caschi di banane, bambini con corone di fiori e col viso dipinto.


In Birmania si prendono voli interni con aerei a elica, si navigano le acque torbide del fiume Irrawaddi e si osservano i pescatori equilibristi del lago Inle. Sono i dettagli che rimangono impressi di questo Paese: sono le ciabatte dei monaci lasciate fuori dalla sala del pranzo mentre loro consumano in religioso silenzio il loro pasto; sono i sorrisi di una ragazza in bicicletta che ti rincorre per venderti un souvenir; sono i giochi di luce che si riflettono al tramonto nella valle dei templi di Bagan; sono le grotte di Pindaya con le migliaia di statue di Buddha; sono delle donne che si lavano nell'acqua marrone di un fiume; sono i mercati, gli ombrelli, i vasi, l'artigianato, i tessuti. E sono i colori. La Birmania è colore, è vita, è l'Asia in tutta la sua essenza.




18 views2 comments

Recent Posts

See All

2件のコメント


nicholas.colombo959
nicholas.colombo959
2021年4月16日

Mi hai messo voglia di andarci!!! Speriamo finisca presto l’incubo che stanno vivendo

いいね!
irenemaras
irenemaras
2021年4月17日
返信先

Speriamo davvero....un Paese stupendo!!

いいね!
bottom of page